Bollettino n. 8/2005

Il prelevamento e l’utilizzo degli articoli qui sotto disponibili è vincolato alla citazione delle fonti: nome dell’autore ed estremi del Bollettino (anno/numero)

Tipografia Solares, Bormio 2006, pp. 301
Il numero è disponibile al costo di euro 10,00
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INDICE
 
Stefano Zazzi, Arte e archeologia in piazza del Kuerc: i ritrovamenti dell’autunno 2006

Stefano Zazzi torna su “Sala Colonne” e propone alcune note relative ai rinvenimenti di antiche fondazioni murarie in piazza del Kuerc’, forse di origine protostorica.

Giuseppe Cola, Davide De Monti, Rocce con incisioni cruciformi nel territorio di Valdisotto

Giuseppe Cola e avide De Monti descrivono alcuni massi con incisioni cruciformi e coppelliformi sul versante ovest del Monte Vallecetta. Un ulteriore arricchimento del patrimonio archeologico nel territorio dell’Alta Valtellina.

Gianluigi Garbellini, La Madonna del Sassello o della Pazienza di Bormio

Giovanni Garbellini punta l’attenzione, questa volta, sul santuario quattrocentesco bormino dedicato alla Madonna del Sassello o della Pazienza. Un edificio sacro, di proprietà privata, di grande interesse artistico, ricco tra l’altro di antichi ex voto.

Remo Bracchi, Appellativi geografici comuni negli Statuti boschivi di Bormio

Questa volta il Bracchi spigola tra gli appellativi geografici comuni degli Statuti boschivi di Bormio. Un ricco elenco di voci, alcune delle quali ancora oggi in voga nei dialetti dell’Alta Valle.

Ilario Silvestri, Malefici e stregherie nel XVI secolo

“Nell’archivio comunale di Bormio sono coservati migliaia di incartamenti relativi alla stregoneria”, questo l’incipit del breve articolo di Ilario Silvestri, in pratica la presentazione e trascrizione di un documento del 1518 relativo alla punizione inflitta a Giuditta Zenoni, rea di stregoneria, ma scampata all’estrema pena.

Lorenza Fumagalli, La musa e i cari affetti di Ignazio Bardea

L’epoca bresciana e bolognese di Ignazio Bardea, poliedrico e versatile studioso e storico bormino vissuto tra fine Settecento e inizio Ottocento e le sue frequentazioni salottiere. Lorenza Fumagalli traccia un’interessante biografia descrivendo anche le donne che in qualche modo ispirarono il Bardea.

Annalisa Astorino, Non sono li bormini selvatici come il Paese

Annalisa Astorino trascrive per i lettori un estratto dal quaderno “Avvertenze per un economo del collegio di Bormio” del 1764. Il sottotitolo dell\’articolo recita: il Contado ed i suoi abitanti nel Settecento, attraverso le scritture di un anizano (ed anonimo) padre gesuita. Una curiosa ed interessante descrizione della società bormina dell’epoca.

Giuseppe Cola, La dislocazione del seracco della parete nord del S. Matteo, 3678 m

Giuseppe Cola, del servizio glaciologico, che abbiamo già incontrato in un articolo all’inizio di questo Bollettino, descrive il seracco della parte nord del San Matteo e il progressivo ritiro del ghiacciaio dei Forni nel corso degli ultimi decenni.

Davide Dei Cas, Panegirico composto nel 1901 in occasione della serra per il matrimonio di Dei Cas Felice di Piatta con Cantoni Sofia di Bormio

Il 10 gennaio 1901 venne celebrato a Bormio il matrimonio tra Felice Dei Cas di Piatta e Sofia Cantoni di Bormio. Essendo lo sposo forestiero, gli fu fatta la Serra e, in conformità agli usi, il segretario della Gioventù bormina lesse un panegirico, che Davide Dei Cas ci propone e commenta

Carlo Trotalli, Storia del sacerdote Carlo Santelli

Carlo Trotalli traccia un ampio profilo biografico del sacerdote Carlo Santelli di Oga, prozio dell’autore, che nel 1915 fu costretto a lasciare Bormio per essere internato a Firenze, per le sue idee pacifiste in un’epoca di esaltazione nazionalistica e di enfasi della guerra – la Grande Guerra – contro gli austriaci.

Riccardo Di Pierro, Eroe fra gli orrori

Ancora la Grande Guerra protagonista e soprattutto le sue miserie e i suoi orrori. Un breve diario anonimo rinvenuto nell’archivio parrocchiale di Semogo, trascritto da Riccardo Di Pierro, ci descrive il fronte sul Carso e le disumane condizioni in cui versavano i combattenti in trincea.

Anna Lanfranchi, Urangia Tazzoli: amarezze e difficoltà di un giovane scrittore

Anna Lanfranchi ci propone la figura di un giovane Tullio Urangia Tazzoli, celebre autore de La Contea di Bormio, e la sua amarezza causata dall’indifferenza con cui è stato accolto il suo primo volume, le difficoltà economiche e le non rosee prospettive di non veder pubblicati i successivi volumi della sua opera.

Emilio Carnevali, Epopea di un emigrante

Emilio Carnevali descrive l’epopea di suo nonno Giacomo Carnevali, che emigrò in Indocina, nell’attuale Vietnam, dove fece fortuna e si arricchì. Tornato in patria, fu Sindaco di Sondalo per vari mandati (1912-1921).

Costantino De Monti, Pemont, borgo antico

Costantino De Monti si sofferma sul nucleo di Pemont, parte antica di Cepina, descrivendo ogni casa e di ogni famiglia i fatti salienti. Un affresco affettuso del luogo natio.

Mario Giovanni Simonelli, Valtellina, Valchiavenna e “Micronia” negli scritti di Ortensio Lando

Mario Giovanni Simonelli trascrive alcune pagine della Micronia di Hortensius Landus, milanese, vissuto nel Cinquecento, e alcune lettere rivolte a donne valtellinesi.

Max Siller, Bormio in un poema tedesco medievale? Sulle leggendarie basi del “Rosengarten zu Worms” (traduzione dal tedesco di Elena Taddei)

Un articolo di Max Siller, già edito in tedesco, proposto ora per il nostro Bollettino nella traduzione di Elena Taddei. Bormio in tedesco è tradotto Worms. Non è una novità. Ma diventa intrigante l’ipotesi: è possibile che la località menzionata dal Rosengarten zu Worms corrisponda a Bormio?

Stefania Gagetti, Itinerari linguistici alpini

Si tratta di un’ampia recensione del volume Itinerari linguistici alpini pubblicato a margine del convegno di dialettologia in onore del prof. Remo Bracchi (Bormio, 24-25 settembre 2004). Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi studiosi, tra i quali Max Pfister e Wolfgang Schweickard (docenti all’Università di Saarbrücken) che dirigono il LEI (Lessico Etimologico Italiano). E altri nomi noti agli studiosi di dialettologia: Alberto Zamboni, Guido Borghi, Gabriele Iannaccaro, Ottavio Lurati, Lotte Zorner, Lidia Flöss, Carlo Alberto Mastrelli, Johannes Kramer, Michele Prandi. e altri ancora.
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