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Chi siamo
Centro Studi Alta Valtellina
Il Centro Studi Storici Alta Valtellina, associazione culturale senza scopo di lucro, nasce ufficialmente il 18 agosto 1998, su iniziativa della Comunità Montana Alta Valtellina, con l’obiettivo di promuovere un sistema di attività e di interventi mirati a valorizzare il patrimonio storico-culturale dell’Alta Valtellina.

Oggetto di studio i numerosissimi atti degli archivi comunali e parrocchiali (alcuni risalenti al 1300), i pregevoli monumenti architettonici e artistici (chiese e cappelle, case patrizie, fortificazioni, affreschi, sculture, pale e quadri a soggetto religioso, ex voto, ecc.) e il ricco bagaglio etnografico, con i dialetti e le tradizioni popolari ancora vive nel comprensorio e in questi ultimi anni il suo campo di azione si è allargato alle ricostruzioni genealogiche delle famiglie locali.
Il Cssav conta oggi circa 400 soci, ai quali annualmente distribuisce il Bollettino Storico Alta Valtellina, periodico contenente articoli di storia e cultura locale. L’attività di soci e volontari, inoltre, si dispiega in moltissime iniziative, collaborazioni e pubblicazioni con cui il Cssav si adopera per recuperare, conservare e soprattutto divulgare la storia locale.
Il Cssav è iscritto al Centro di Servizio per il Volontariato (ex Lavops) e, grazie allo studio Spagnoli che ci assiste per la parte contabile, al Registro RUNTS per le associazioni del Terzo Settore.
Patrimonio documentario
Grazie allo scambio di materiale con altre associazioni culturali è stato possibile costituire un discreto fondo librario, che si intende rendere consultabile al pubblico nel prossimo futuro, non appena il Centro si doterà di una sede propria e questa potrà essere resa operativa.
Il Cssav dispone di una ricca emeroteca digitale che consente di accedere alle cronache giornalistiche locali dal 1870 sino agli anni ’90, limitatamente ai fatti dell’Alta Valle (consultabile solo tramite la consigliera Anna Lanfranchi).
L’archivio documentario del Cssav, oltre a racchiudere tutta la storia dell’associazione, conserva anche alcuni incartamenti privati (tra cui quelli del compianto don Remo Bracchi).
Le iniziative
Tra le iniziative dell’Associazione si segnala il progetto di trascrizione dei processi di stregoneria intrapreso in collaborazione con la Comunità Montana Alta Valtellina. L’archivio storico del Contado bormino, infatti, conserva pressoché intatta tutta la documentazione processuale dal 1483 al 1718 e costituisce una testimonianza eccezionale di quegli eventi.
Mostre
Il Centro ha curato le mostre allestite presso le carceri dell’ex Palazzo Pretorio di Bormio, tra cui “La moda nell’Alta Valtellina tra il 1800 e il 1900” , “L’Acqua”, “Il Fuoco”, e quelle fotografiche predisposte presso il Mulino Salacrist (archivio Roberto Potenza, archivio Castello D’Albertis). Particolarmente feconda la collaborazione con il Museo Civico di Bormio, con l’Archivio storico di Bormio e con gli istituti scolastici di ogni ordine e grado, ai quali il Centro fornisce consulenza, materiale ed esperti nella realizzazione di analoghe iniziative culturali. In occasione dei grandi eventi sportivi ciclistici, grazie al sostegno dell’US Bormiese, il Centro ha curato uno spazio espositivo sulla storia ciclistica dello Stelvio. Con l’Università IULM, infine, ha intrapreso un percorso condiviso per promuovere la conoscenza della “Montagna al femminile” attraverso uno spazio virtuale che unisce idealmente le diverse comunità dell’arco alpino