Bollettino n. 19/2016

Il prelevamento e l’utilizzo degli articoli qui sotto disponibili è vincolato alla citazione delle fonti: nome dell’autore ed estremi del Bollettino (anno/numero)

Tipografia Solares, Bormio 2016, pp. 352

Il numero è disponibile al costo di euro 15,00
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INDICE

Remo Bracchi, Testi bormini di inizio del secolo scorso raccolti da Lina  Lombardini Rini bormini 

Remo Bracchi riporta alla luce tre volumetti sconosciuti della maestra Lina Rini Lombardini (Favole e racconti in dialetto di Valtellina) e indulge su alcuni passi particolarmente interessanti dal punto di vista glottologico e dialettale.

 

Massimo Prevideprato, O povera mi! I processi per stregoneria a Grosotto (1595-1597)

I processi di stregoneria di fine Cinquecento, riguardanti la comunità di Grosotto, sono il tema del lavoro di Massimo Prevideprato, che si affianca e completa ulteriormente le numerose ricerche già effettuate in Alta Valtellina sull’argomento. La corposa raccolta di processi si dipana lungo due anni e coinvolge anche parecchi ragazzini, gettando una luce sinistra sul paese che si temeva popolato da streghe, stregoni e abbondantemente infestato da presenze metafisiche.

 

Franca Prandi, I Capitoli della Magnifica Comunità di Sondalo del 1607 

Gli albori dell’ordinamento costitutivo di Sondalo sono trattati da Franca Prandi nel contributo che indaga i Capitoli della Magnifica Comunità di Sondalo pubblicati nel 1607, anche se fu realizzata una prima versione cinquecentesca. Cinquanta sono i capitoli redatti, suddivisi in quattro aree tematiche che regolavano alcune fondamentali materie sulle quali necessariamente si doveva vigilare.

 

Anna Lanfranchi, Omaggio a Ignazio 

La figura di Ignazio Bardea si staglia in questo Bollettino con un articolo di Anna Lanfranchi, che ripropone una serie di scritti del teologo pubblicati nel 1882 a cura di Giovanni Robustelli: un omaggio all’illustre erudito settecentesco all’indomani della ricorrenza dei 200 anni dalla sua scomparsa.

 

Anna Berbenni, L’Alpe Braulio e il suo erbatico nel XIX secolo

Anna Berbenni ci riporta a un problema che nella seconda metà dell’Ottocento interessò il comune di Bormio: l’eccessivo consumo di erbatico all’Alpe Braulio causato dal numero di equini che vi pascolavano e che costrinse l’amministrazione a rivedere i capitolati del contratto di affitto dell’alpeggio e ad emanare uno specifico Regolamento sulla materia.

 

Anna Lanfranchi, Una corrispondenza di guerra dal fronte dello Stelvio (1915) 

La commemorazione dei fatti legati alla Prima Guerra Mondiale si concretizza in questo Bollettino con un articolo di Anna Lanfranchi, la quale ha scovato una corrispondenza di guerra dell’inglese Julius Mendes Price, Sei mesi sul fronte italiano. Dallo Stelvio all\’Adriatico (cap. VII), che ripercorre la cronaca della “tranquilla gita” di una coppia di giornalisti stranieri sul fronte dello Stelvio.

 

Daniela Valzer, L’immigrazione Walser nel Bormiese. Da Lucio, servitore del podestà, a Cristoforo, il primo cepinasco

Nomen-Omen: Daniela Valzer si getta a ritroso nella storia per tentare di indagare il significato e la presenza storica del suo cognome in Alta Valle. Scartata l’ipotesi di un legame con la più famosa comunità stanziata nella zona del Monte Rosa, sembrerebbe che il cognome Valzer sia da ascrivere a una massiccia immigrazione di uomini e famiglie delle vicine aree alpine di lingua tedesca che interessò il Bormiese tra la fine del Seicento e il Settecento, i cui discendenti abitano tuttora in Alta Valle.

 

Remo Bracchi, Il “povero” estinto 

Assai curioso lo scritto di don Remo Bracchi, che ci porta a scoprire l’origine di alcuni aggettivi con cui si era soliti qualificare i defunti: povero, buono, caro e molti altri attributi che avevano carattere imbonitorio ed affettivo per evocare l’estinto in maniera non disdicevole.

 

Ilario Silvestri, L’origine del culto per il SS. Crocifisso di Combo 

Nell’anno del solenne trasporto del Crocifisso di Combo non poteva mancare un contributo sull’origine del culto, analizzato in dettaglio da Ilario Silvestri a partire dalle prime forme rituali che diedero inizio alla devozione legata al Crocifisso ligneo.

 

Rosaria Giacomelli e Ivanna Motta, Religiosità popolare in Valdidentro

Due culti molto particolari sono stati oggetto studio nello scritto di Rosaria Giacomelli e Ivanna Motta. Si tratta dei Santi del Sole e della Madonna dell’Acqua, venerati rispettivamente a Semogo e a Isolaccia.

 

Desirè Catellani, Alice Martinelli e Luca Bonetti, MUS! e giömas inánt. Il volto di Livigno nel suo nuovo museo 

Una retrospettiva sul primo anno di vita del Museo di Livigno e di Trepalle, al quale collaborano fattivamente i tre autori dell’articolo Desirè Castellani, Alice Martinelli e Luca Bonetti.

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